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La tinta dorata e decisa, la fragranza penetrante e pungente, le proprietà e gli echi simbolici fanno della curcuma la regina delle spezie nella tradizione indiana.

La curcuma appartiene alla famiglia delle zingiberacee. È una polvere dal colore giallo intenso ottenuta dalla frantumazione del rizoma di questa pianta tropicale, che cresce prevalentemente in India e Indonesia, preferisce terreni sabbiosi e argillosi con un buon drenaggio, ombra parziale, e una temperatura tra i 18 e i 30 gradi.

Dalla cucina alla medicina, alla cura estetica, dal rituale al tempio, non vi è sfera della vita di un induista in cui questa spezia non sia impiegata e venerata. Insieme al kumkum, la tipica polvere rossa prodotta da una miscela di curcuma e lime pestato, la curcuma è un ingrediente imprescindibile nelle ricorrenze religiose, così come nei sacramenti che scandiscono l’esistenza, a partire dalla prima tonsura, muṇḍana, in cui al bambino viene rasato e il suo capo viene cosparso con un composto di curcuma e acqua.

Con la curcuma gialla e il kumkum si modellano le effigi della Divinità, in particolare, si plasmano dei coni che simboleggiano Gaṇeśa. Unita all’acqua è inoltre utilizzata per l’aspersione rituale della Divinità, abhiṣeka, o per bagnare le vesti dei futuri sposi come segno di buon auspicio e prosperità.

La curcuma è vessillo di sacralità, di prosperità, di bontà e bellezza, ed è, pertanto, emblema di Lakṣmī Devī, oltre a essere associata al Sole, Sūrya, di cui evoca i raggi dorati e incarna le qualità benefiche per la vita.

Le proprietà terapeutiche

Gli antichi testi di medicina ayurvedica collocano la curcuma tra le piante con grande potere terapeutico. La curcumina, che conferisce alla curcuma il tipico colore giallo, è anche la responsabile dei suoi effetti benefici sulla salute. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che la curcuma è un antibatterico naturale, migliora la flora batterica intestinale, purifica e depura il sangue, rafforza il metabolismo e favorisce l’assimilazione delle proteine.
Ha proprietà coleretiche e colagoghe, è quindi di stimolo alla produzione e alla secrezione della bile. Inoltre, ha attività epatoprotettrice oltre che gastro protettiva, anche se in alte dosi l’effetto sullo stomaco può essere opposto. È quindi efficace nel trattamento dell’epatite e nei problemi alla cistifellea, aiutando a digerire i grassi e a ridurre il rischio di calcoli biliari. Inoltre favorisce la produzione di enzimi che aiutano il fegato a scomporre e metabolizzare le sostanze tossiche.
È stato, inoltre, dimostrato che aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.
La curcumina è un potente antiossidante e anche un antitumorale.
Ha un’azione antinfiammatoria sia nella fase acuta che in quella cronica, e risulta un ottimo coadiuvante nel trattamento dell’artrite.
A queste proprietà si devono aggiungere quelle legate all’apparato respiratorio per prevenire o intervenire su asma, raffreddori, riniti e bronchiti.
Alcuni studi suggeriscono che basta usarne un cucchiaino al giorno in zuppe, primi o secondi per ottenere un effetto protettivo nei confronti dell’apparato digerente.
In India crescono nove specie di curcuma. Per esempio, la curcuma amada (curcuma bianca) viene mangiata fresca per la sua azione purificante del sangue, e viene applicata sulla pelle in caso di contusioni, slogature, acne, mentre la varietà più nota e utilizzata è la curcuma longa o domestica (quella che rende gialla la salsa di senape), principale componente del curry, da non confondersi con la curcuma zedoaria dalle proprietà farmacologiche stimolanti la funzione gastrica e quella dispersiva dei gas intestinali (azione carminativa).
La curcuma ha rasa (sapore) amaro, astringente, pungente, vīrya (potenza) caldo e vipāka (sapore post-digestivo) pungente. Riequilibra i doṣa, ma, se consumata in quantità eccessive, può aggravare vāta e kapha. La curcuma per uso interno ed esterno, purifica il corpo e la mente e, in tal senso, può essere considerata lo zafferano dei poveri.
La sua azione antisettica ha ormai trovato ampio consenso nel mondo scientifico: applicata sulle ferite, la curcuma rallenta l’emorragia; viene spalmata, sotto forma di pasta, su contusioni, punture di insetti, morsi di animali, ferite, foruncoli e, mescolata con il sandalo, viene impiegata ritualmente nel massaggio dei futuri sposi per rendere la pelle pulita e luminosa. Come ingrediente di colliri, la curcuma trova impiego nella cura della congiuntivite e, sotto forma di fumo, come rimedio contro gli svenimenti, il singhiozzo e l’asma. Associata ad altre sostanze, risulta efficace nella cura del diabete e di molte malattie della pelle.
Bere latte mescolato con curcuma è utile per i pazienti affetti da asma e bronchite, e una miscela di miele con curcuma è utile per il mal di gola. Anche fare gargarismi con acqua calda mescolata con curcuma e sale aiuta.
Si badi bene che tali indicazioni non sono da considerarsi indicazioni mediche, né vogliono sostituirsi al parere del proprio medico curante.

In cucina

Oltre al suo potere colorante, è impiegata nella maggior parte delle ricette della cucina indiana, prime tra tutte nelle preparazioni dei curry.

La polvere è parte integrante di zuppe, verdure, pickle, e altro ancora. Dalla colazione alla cena, la curcuma accompagna le principali pietanze, viaggiando dal Nord al Sud dell’India, fino a tingere i piatti del globo intero!

Usi per la pelle e la cosmesi

La curcuma è molto indicata per i problemi legati alla pelle, soprattutto per l’acne, eruzioni cutanee e macchie, e ne promuove la salute e il ringiovanimento. Un buon rimedio per la pelle è una mistura di polvere di curcuma pura e olio di cocco con cui massaggiare la pelle prima di fare il bagno. Una miscela d’acqua e polvere di curcuma può essere applicata sulla pelle intorno agli occhi, aiutando a ridurre le occhiaie e le rughe.
La curcuma è anche usata come ornamento estetico dalle donne indiane perché conferisce alla pelle un colore dorato particolarmente splendente e ritenuto di buon auspicio.
Molte delle aziende di cosmesi, hanno inserito la curcuma nelle creme per il viso proprio per le sue virtù rigeneranti e protettive per la pelle.